M’è partito da qualche parte un “Pensyllvania” di Glenn Miller. E ho pensato subito che quella era una America da ringraziare. Perchè quella di oggi fa un po’ paura , convinta come è che la democrazia sia da portare in giro con le armi e convinta che nessuno si accorga invece del fatto che questa azione nasconda la reale intenzione di difendere ovunque i propri interessi. Certi sorrisi beffardi di istituzioni americane fatti in passato alle spalle dell’Europa, poi, fanno pensare che nonostante le nostre genuflessioni non gli stiamo manco simpatici, e gli italiani sempre fermi ai mandolini e alla pastasciutta. A parte Fellini e De Sica, certo, e a parte il fatto che siamo , se è per questo, pure mafia e corruzione, e qualcosa gliela esportammo pure. Stanotte l’America vota per non tutto questo “meglio” tra i due candidati, credo io che non sono nessuno, che è già un bel dire. E siccome non parliamo del cambio alla direzione di un bar, anche se non deve essere una passeggiata manco questa, la cosa preoccupa non poco , coi fuochi sparsi per il mondo. Ma Glenn fa muovere con forza le labbra in un sorriso di leggerezza. Un sorriso prepotente nonostante i 32 miliardi di spesa militare italiana previsti per il 2025, a fronte di un paese, il nostro, che pare retrocedere verso l’analfabetismo. Nonostante una televisione convinta che “temptation island” sia inseribile nella categoria “varietà” accanto a Falqui. Nonostante una televisione che mostra gente stupida che si vuole esporre, anche nella sua intimità, per vivere a tutti costi la fama non accorgendosi pure di essere messa in mezzo in un tritacarne che li espone a un ludibrio generale, e si espongono , piangono per niente , mentre un bambino cerca la madre sotto le macerie a Gaza. Nonostante ragazzini che si accoltellano per una inezia( serial tv su delinquenti eroi seppure negativi, che ne dite? C’entrate o no qualcosa pure voi?). Nonostante disastri ambientali mai visti prima, ridimensionati da gente beffarda che o non vuole rinunciare a niente, pure sull’orlo del burrone, o lavora per qualche lobby. Nonostante le vittime più vittime , che sono sempre gli animali a quattro gambe, che continuano a morire nell’indifferenza, se non quando nella complicità , di tanti, troppi, e nell’assoluta mancanza di investimenti per i loro diritti.. Insomma, quei fiati, quei sassofoni che scivolano come su una crema fatta in casa , quella soavità dell’orchestra di Glenn, quelle note che vogliono caparbiamente restare leggere, che evocano un mondo con le ali ma vestito elegante, molto di classe, ci ricordano che una delle poche salvezze a nostra disposizione è ancora la bellezza