Io non sono nessuno , vorrei solo essere più utile nella vita (mi sa che comincerò così tutti i post sennò c’è qualcuno che te prende pe’ santone….). Con questo “mood” mi accingo a fare una riflessione. Sono sempre più convinto che chi è di destra lo fa perchè è “contro”. Prima di tutto contro tutto ciò che è di sinistra, poi contro chi blocca la libertà , non quella di esistere ma di fare quello che uno vuole, di fare i soldi come uno vuole, di avere i giri di potere che vuole, è contro chi è contro questo capitalismo, consumismo e questo privatismo sfrenati, chi è di destra è anche contro le maniche larghe verso i profughi, i pederasti, gli aborti e i divorzi, in nome di una “sacra famiglia” che invece non esiste , tantomeno a destra, perchè spesso l’indignazione nasconde l’ipocrisia, quella ipocrisia contro cui la destra è contro, e diventa abbastanza divertente Donzelli quando dice che “essere anti destra evidentemente non paga” ,in relazione alla sconfitta della sinistra in Liguria: ma come? La destra non ha fatto altro da quando siede in parlamento che fare le pulci alla sinistra e mò? Si deve stare tutti zitti? E comunque uno zoccolo duro che vota a destra c’è, non v’è dubbio. Una destra che vota destra senza manco sapere quanto costa, a scatola chiusa. Perchè sennò basterebbe la posizione della destra in fatto di clima o diritti animali per sollevare almeno una timida obiezione. A sinistra invece si paga quasi per intero il prezzo dell’astensione.

Perchè a sinistra più che “contro” si è “per”. Si credeva fino a Berlinguer che l’ideologia socialista fosse la cosa migliore per una società. E si era “per” quella idea. ( a destra non conviene ricordare che si era “per” il fascismo, un fenomeno tutto italiano, una dittatura che ha significato morte dolore, sangue, razzismo e una guerra devastante pure persa) . E tutto ciò vuol dire , per me, solo una cosa. Che mentre a destra le idee fondanti sono meno importanti dell’appartenenza, a sinistra la delusione, il tradimento di certi punti di riferimento ,soprattutto ideologici, possono significare non votare più. Ora, premesso che secondo me chi non vota fa quasi peggio di chi vota sbagliato, dal mio punto di vista è ovvio, perchè la cosa pubblica è anche sua, tutti questi protagonismi, queste “eccezioni” sollevate, queste scaramucce, lì a sinistra ,e non trovo espressione migliore per esprimermi, hanno rotto il cazzo. Se il problema sono i programmi si sedessero a parlare e a confrontarsi, e trovassero punti di convergenza. Fratoianni ieri dalla Berlinguer è stato magnifico. C’è di chi e di che scegliere a sinistra, ma se non ci si riunisce attorno a un nuovo progetto di una nuova sinistra non cambierà mai molto.

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